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Migranti a Vico nel Lazio: un’ altra accoglienza è possibile

  • redazione49
  • 30 dic 2016
  • Tempo di lettura: 2 min


Migranti a Vico nel Lazio: un’ altra accoglienza è possibile Il 26 ottobre 2016, a Vico nel Lazio, la Prefettura di Frosinone ha collocato 24 migranti richiedenti asilo all’interno di una palazzina. Tutta l’operazione si è svolta in tarda serata e all’insaputa della popolazione locale. Fin da subito, in molti hanno espresso perplessità, timori, per il fatto che la cittadinanza non fosse stata né informata né coinvolta. Tale episodio ha spinto alcuni cittadini, critici nei confronti di questa forma d’accoglienza ma consapevoli delle dinamiche internazionali sui processi migratori, a costituire un Comitato Cittadino. Nasce così il comitato “ Vico Solidale” con il proposito di monitorare e supervisionare l’attuale situazione presente sul territorio: il CAS ( Centro di


Accoglienza Straordinario) gestito dall’associazione INTEGRA ONLUS. L’arrivo dei migranti è avvenuto con inadeguate modalità: mancato preavviso e assenza di un piano per l’integrazione. Inoltre, sono emersi in questi due mesi diverse criticità: struttura piccola per il numero di ospiti presenti, collocazione di due bagni chimici all’esterno, vestiario inadeguato per una clima di montagna (721 m s.l.m). Come se non bastasse, si è appreso di gestioni non trasparenti della stessa associazione INTEGRA ONLUS in altre realtà italiane e anche nella nostra provincia, come da notizie di stampa. La situazione ha fatto si che il comitato “ Vico Solidale” prendesse una netta posizione critica nei confronti del sistema CAS in generale e nello specifico di come gestito da INTEGRA ONLUS a Vico nel Lazio. Anche il sindaco del paese, Claudio Guerriero, si dice in pieno accordo con il comitato e condanna l’operato del CAS nel territorio di Vico. Il comitato non si è fermato ad un’analisi della situazione attuale, ma ha avanzato all’amministrazione comunale l’idea di coprogettare uno SPRAR ( Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) ricevendo dalla stessa pieno appoggio ed un esplicito mandato. Il sistema SPRAR non si limita alla sola distribuzione di vitto e alloggio, ma prevede anche misure di accompagnamento, assistenza ed integrazione con la popolazione locale, sviluppando altresì dei percorsi socio - economici che coinvolgano sia la cittadinanza locale che i migranti stessi. Entro la data del 31 marzo 2017 il Comune potrà, grazie all’impegno del “Comitato Vico Solidale”, presentare un progetto finanziabile per una nuova forma di accoglienza, maggiormente sostenibile ed adatta ad un piccolo paese come Vico. Tale idea potrà essere da esempio anche per altri piccoli centri della provincia, che vorranno gestire l’accoglienza invece di “subirla”.


 
 
 

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